21 DOMANDE E 21 RISPOSTE SULL’OMEOPATIA

Dottor Leonardo M. Leonardi
Ormai l’Omeopatia è utilizzata diffusamente nella cura di un grande numero di patologie, ma, come spesso avviene, sono poco conosciute le modalità della sua azione terapeutica. Inoltre coloro che la utilizzano spesso hanno necessità di avere chiarimenti sulle modalità di somministrazione dei farmaci omeopatici e su svariati altri argomenti ad essa relativi. A tal proposito vengono riportate le 21 domande più frequentemente poste al medico, naturalmente con le relative 21 risposte.
1) CHE COSA E’ L’OMEOPATIA?
I principi basilari dell’OMEOPATIA sono conosciuti fin dai tempi degli antichi Greci. Derivata dalla parola greca “homoios” che significa “simile”, l’OMEOPATIA è una pratica medica che utilizza, per curare, il principio di similitudine. Questo vuole dire trattare una malattia con un medicamento che produce, in una persona in buona salute, sintomi simili a quelli presenti nella persona malata. L’opinione medica comune considera i sintomi essere causati dalle malattie. L’OMEOPATIA, al contrario, vede i sintomi come la reazione dell’organismo ai tentativi che la malattia attua per sopraffarlo e cerca di stimolare la sua reazione e non di sopprimerla.
2) COME FUNZIONA L’OMEOPATIA?
L’OMEOPATIA è essenzialmente un processo naturale attraverso il quale i medicamenti aiutano il soggetto malato a riguadagnare la sua salute attraverso la stimolazione delle risorse fisiologiche di guarigione del soggetto stesso. La scelta del medicamento più opportuno dipende più dalla reazione individuale alla malattia, anche mentale ed emozionale, che dai segni e sintomi caratteristici della patologia. L’OMEOPATIA, pertanto, si rivolge all’intero organismo piuttosto a trattare il paziente come un contenitore di malattie.
3) L’OMEOPATIA E’ UN NUOVO METODO DI CURA?
L’OMEOPATIA non è una branca nuova della medicina. Conosciuta dai Greci fin dal V° secolo, l’OMEOPATIA fu reintrodotta nel XIX secolo dal medico di origine tedesca, Samuel Hahnemann, come una terapia medica sicura. Ai nostri giorni l’OMEOPATIA si è enormemente diffusa ed è praticata da numerosi medici in più di cinquanta nazioni.
4) L’OMEOPATIA E’ UNA METODICA TERAPEUTICA RISCHIOSA?
Grazie alla diluizione molto spinta, i medicamenti omeopatici sono sicuri, privi di effetti collaterali non desiderati, anche in bambini molto piccoli, donne che allattano o durante la gravidanza.
5) L’OMEOPATIA E’ EFFICACE?
Il successo dell’OMEOPATIA è dimostrato dalla sua adozione a livello internazionale e dai risultati positivi su milioni di persone in tutto il mondo. Sovente si hanno successi in casi dove altri tipi di terapie hanno fallito.
6) VENGONO UTILIZZATI ANIMALI NELLA RICERCA OMEOPATICA?
I medicinali omeopatici vengono sviluppati utilizzando dei test chiamati “provings”; essi consistono nell’annotare i sintomi che un farmaco omeopatico produce in soggetti in buona salute. Lo stesso farmaco sarà poi in grado di curare gli stessi sintomi nei soggetti malati. Pertanto esperimenti sugli animali non sono necessari né rilevanti. Gli animali malati, tuttavia, rispondono bene ai trattamenti omeopatici.
7) DOVE SONO REPERIBILI I FARMACI OMEOPATICI?
I medicinali omeopatici sono ormai reperibili in ogni farmacia anche di piccoli centri ed in tutta Europa.
8) A CHE COSA SOMIGLIANO I FARMACI OMEOPATICI?
Benché essi siano completamente differenti nella loro preparazione ed azione, le medicine omeopatiche hanno l’aspetto di ogni altra medicina. Possono presentarsi nella forma di tavolette, globuli, granuli, liquidi tutti preparati secondo gli standard di qualità utilizzati dall’industria farmaceutica ed utilizzando sostanze naturali. Le tavolette, i globuli ed i granuli hanno sapore dolce e sono gradevoli anche per un bambino.
9) QUANTO A LUNGO POSSONO VENIRE CONSERVATI?
Se conservati in modo appropriato possono conservarsi per anni, tuttavia conviene sostituire i farmaci dopo cinque anni o prima se assumono una colorazione non propria.
10) COME SI SOMMINISTRANO I MEDICINALI OMEOPATICI?
In caso di malattie acute una dose dovrebbe venire assunta ogni due ore (o più frequentemente secondo il parere del medico) per un totale di sei volte in un giorno. Quindi si riduce la dose della metà fino a che i sintomi migliorano. Nei casi cronici la posologia è più complessa e deve essere prescritta dal medico caso per caso, comunque sovente consiste nel somministrare il farmaco una volta alla settimana, o ogni dieci giorni oppure una volta al mese.
11) COME SI FA A SAPERE QUANDO SMETTERE L’ASSUNZIONE DEL MEDICINALE?
Se viene notato un miglioramento dei propri sintomi allora è necessario aumentare l’intervallo tra le somministrazioni. Se il miglioramento si accentua allora è il momento di sospendere l’assunzione. Se i sintomi riappaiono è necessario riprendere la terapia.
12) PER QUANTO TEMPO E’ NECESSARIO ASSUMERE UN MEDICINALE OMEOPATICO PRIMA DI VEDERE I RISULTATI?
È una domanda a cui è difficile rispondere. Qualunque siano i sintomi un certo senso di benessere può essere avvertito già nelle prime ore della terapia anche se i sintomi originari persistono.
13) SI POSSONO PRENDERE FARMACI TRADIZIONALI INSIEME A MEDICAMENTI OMEOPATICI?
Sì, si può fare tranquillamente, il problema che si viene a creare è dovuto agli effetti collaterali che qualunque farmaco tradizionale provoca. Questi effetti collaterali possono complicare il quadro sintomatologico e, quindi, rendere più difficile la scelta del farmaco omeopatico più opportuno. E’ necessario seguire sempre le indicazioni del proprio medico di fiducia.
14) SI PUÒ ASSUMERE PIÙ DI UN MEDICAMENTO OMEOPATICO CONTEMPORANEAMENTE?
È meglio evitarlo. Assumere più di un medicamento omeopatico contemporaneamente rende difficile capire gli effetti ed i risultati.
15) I FARMACI OMEOPATICI POSSONO ESSERE ASSUNTI IN GRAVIDANZA?
Sì.
16) QUANDO SI ASSUMONO MEDICINALI OMEOPATICI I SINTOMI POSSONO PEGGIORARE. È NORMALE?
Anche se poco piacevole, il fatto che i propri sintomi peggiorino per un breve periodo è il segno che il medicinale sta agendo. E’ necessario semplicemente fermare l’assunzione quando si nota un aggravamento ed iniziarla nuovamente quando esso termina. Bisogna ricordare che l’OMEOPATIA non sopprime le malattie, ma aiuta l’organismo a superarle naturalmente.
17) I FARMACI OMEOPATICI HANNO EFFETTI COLLATERALI?
Di nessun tipo. Essi sono perfettamente sicuri, non tossici e non posseggono additivi.
18) SI POSSONO SOMMINISTRARE CON SICUREZZA NEI BAMBINI?
Sì senza problemi. Non si possono danneggiare i bambini anche i più piccoli. Tuttavia come tutte le medicine anche i medicinali omeopatici dovrebbero venire tenuti lontano dalla portata dei bambini.
19) CHE POTENZA È PREFERIBILE USARE?
Il problema della potenza crea da sola più confusione di tutti gli altri dubbi messi insieme. Bisogna considerare che la scelta della sostanza corretta è il problema più importante. Si può dire che nei casi acuti la 5 CH è la potenza più utilizzata. Se il rimedio è corretto si otterrà, comunque, un ottimo risultato.
20) LE POTENZE PIÙ ELEVATE SONO PIÙ FORTI DI QUELLE PIÙ BASSE?
Assolutamente no! L’OMEOPATIA infatti è una metodica qualitativa e, pertanto, il comune significato di “più forte” non è appropriato. Utilizzate la potenza 5 CH per i piccoli problemi quotidiani e lasciate il problema delle diverse potenze ai medici.
21) AROMI O PROFUMI INTENSI OPPURE IL CIBO POSSONO INFLUIRE SULL’AZIONE DI UN MEDICAMENTO OMEOPATICO?
È meglio prendere un farmaco omeopatico lontano dai pasti, almeno un ora prima o dopo di essi. E’ anche opportuno non assumere nulla di fortemente aromatico, come menta, caffè, tè … Attenzione anche ai dentifrici che normalmente contengono estratto di menta; utilizzare un dentifricio omeopatico.
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