Quando si raggiunge una certa età, molti ritengono che non sia il caso di praticare attività fisica, o lo sport preferito, per il timore di farsi male o perché il fisico non lo permette più. In queste convinzioni c’è del vero, ma anche dei luoghi comuni. A una certa età, chi non ha mai fatto attività fisica farebbe bene ad iniziare a muoversi, come dire, meglio tardi che mai. Chi invece ha praticato sport, ma ha perduto completamente l’allenamento, dovrebbe ripartire da zero. In ogni caso: muoversi, muoversi, muoversi.
Quanti anni ho?
Potete essere più giovani della vostra età anagrafica o più vecchi, la vostra età biologica può essere molto diversa da quella della media della vostra generazione. Infatti, i nostri organi e sistemi possono avere una funzionalità maggiore o inferiore, a 65 anni l’età biologica può essere di 55, o al contrario il nostro organismo può avere la funzionalità tipica dell’anzianità. Vi è anche l’età percepita che porta ad avere uno stile di vita più “vivace” rispetto a quello che mediamente si ha ad una certa età. Quest’ultimo aspetto ha molto a che fare con l’attività fisica, chi non la pratica difficilmente si sente più giovane di quanto non sia, al contrario di chi la pratica. Se però si riesce ad uscire dalla sedentarietà, piano piano l’attività fisica può portare uno stato di benessere che farà certamente sentire più giovani e orgogliosi di quello che si è in grado di fare.
Cos’è cambiato nel mio corpo?
Per fare dell’ottima attività fisica è bene conoscere il proprio corpo. Se dal punto di vista sociale potreste essere, anche grazie all’esperienza accumulata, pimpanti come quando avevate 40 anni, dal punto di vista fisico, anche se siete in forma e vi sentite bene, il vostro corpo si è di certo modificato, a grandi linee succede che:
In sintesi, anche chi ha mantenuto uno stile di vita impeccabile e ha potuto così ridurre gli effetti dell’invecchiamento, ha comunque subito un cambiamento fisiologico. I cambiamenti di cui sopra mettono dei limiti che dovrete considerare nel fare attività fisica o praticare lo sport preferito, ma al tempo stesso l’attività motoria e lo sport sono benefici proprio perché aiutano a ridurre gli effetti del cambiamento, donano più forza e salute, migliorano la qualità della vita.
Attività fisica e salute
I vantaggi dell’attività fisica ben praticata, come vedremo più avanti, sono tanti e coinvolgono diverse parti del nostro organismo, dai muscoli, alle ossa, fino ad arrivare al cervello, i principali sono:
1) Prevenzione
2) Benessere fisico
3) Benessere mentale
Precauzioni
A 65 anni si può godere di buona salute e non avere mai avuto malattie importanti, oppure si può già aver contratto un infarto o scompenso cardiaco ed anche soffrire di malattie a carico dello scheletro o, in generale, non godere di buona salute.
A 65 anni si può non aver mai praticato attività fisica ed essere totalmente sedentari, oppure averla praticata per anni ed averla abbandonata da qualche anno, o praticare regolarmente attività fisica o lo sport preferito.
A questa età sono comunque consigliati a tutti appropriati controlli medici periodici e un atteggiamento adeguato alla propria forma fisica.
Bilancio energetico
Il nostro organismo necessita d’energia (calorie) sia per soddisfare il metabolismo basale (energia necessaria anche quando si dorme o si è a riposo) sia per l’attività motoria e per quella intellettuale come leggere, pensare, scrivere.
Il bilancio energetico corretto consiste nell’introdurre con il cibo una quantità di calorie (energia) uguale a quella che si consuma. In questo modo una persona di peso normale (BMI da 19 a 24) non dovrebbe né aumentare né diminuire di peso. Se invece si deve perdere qualche chilo si può aumentare il consumo di energia con l’allenamento per esempio di 200 calorie (Kcal) ogni giorno. Attenzione però a non consumare troppa energia rispetto a quella introdotta perché potrebbe provocare malnutrizione per deficienza. Il tema della nutrizione nello sport è ampiamente trattato nel manuale “L’allenamento comincia a tavola”, è anche utile stimare la quantità di calorie di cui necessitiamo ogni giorno. “Menu per le tue calorie” ti può dare una mano.
Qual è la migliore attività fisica?
L’attività motoria per poter essere svolta correttamente deve avere un obiettivo.
1) Ottenere prestazioni sportive.
2) Mantenersi in salute e rallentare i fenomeni dell’invecchiamento.
Il primo obiettivo non può essere trattato in modo generale, se dopo i 65° anno di età una persona ha ancora obiettivi più o meno competitivi che richiedono allenamenti particolari, dovrebbe essere seguita da un medico dello sport e da un preparatore specifico, meglio se laureato in scienze motorie.
Per il secondo obiettivo ci sono altre 2 regole che valgono per tutte le persone che non soffrono di patologie che impediscano l’attività motoria, indipendentemente dal sesso dall’età e dal peso.
1) La durata dell’attività.
2) L’intensità e il ritmo.
Durante la settimana è consigliabile un allenamento complessivo minimo di 150 minuti, 300 per i soggetti in sovrappeso o obesi con (BMI da 25 a oltre 40).
Durate superiori non sono indispensabili, ma nemmeno proibite, come soleva dire il Prof. Margaria, uno dei più autorevoli fisiologi italiani: “L’attività fisica è come una medicina, se ne fai troppo poca non serve, se ne fai troppa fa male.”
Frase saggia specialmente per chi ha superato i 65 anni.
Il numero degli allenamenti settimanali è importante in quanto i benefici si ottengono se non passa troppo tempo tra un allenamento e l’altro (max 48 ore) ed anche senza interruzioni stagionali, a questa età un’interruzione di 2 settimane fa diminuire l’efficienza che però si può riprendere in una settimana. Lunghi periodi di inattività portano a cadute della forma fisica recuperabili solo in parecchio tempo perché il recupero è molto più lungo di quello di un ventenne. È consigliabile fare sedute più corte, ma più frequenti per es., 6 allenamentisettimanali di 30 minuti o più, piuttosto che 2 da 120 minuti cadauna. Ogni seduta deve essere impostata sull’intensità consona allo stato fisico e al grado di allenamento secondo il tipo di attività, e come detto, per i sedentari occorre iniziare con gradualità.
L’attività aerobica è l’attività di base a cui si deve dedicare la maggioranza del tempo: camminare, pedalare, corsetta e nuotare (quest’ultima non consigliabile per chi soffre di osteoporosi).
L’attività anaerobica è utile per mantenere ulteriormente tonificati i muscoli ed avere più forza e resistenza, con un’intensità che non richieda troppo sforzo.
Camminare, pedalare, jogging lento, nuoto di fondo.
Come per tutte le attività di tipo aerobico, i vantaggi per la salute derivano da un’attività prolungata e a media intensità. Puoi camminare su un tapis roulant o all’aperto, in questo caso scegli un percorso possibilmente pianeggiante e meno trafficato possibile, dotati di calzature appropriate, controlla l’orologio alla partenza e inizia a camminare lentamente; progressivamente prendi un ritmo che ti permetta di non avere eccessivo affanno. Se ti viene il fiatone, rallenta. Puoi valutare la tua media intensità con un semplice test ed anche in altri modi consulta l’articolo “Attività aerobica: come monitorare l’intensità”.
Se vuoi pedalare devi aumentare il tempo della seduta, e adottare le precauzioni del caso se vai in bicicletta per strada. La bicicletta o la cyclette richiedono le stesse modalità del camminare: lunga durata e media intensità, iniziare gradualmente e prendere un ritmo che manterrai per tutto il tempo dell’allenamento. Se fai jogging le cose non cambiano la velocità va adattata all’intensità, è sconsigliato ai soggetti in forte sovrappeso o obesi, perché il “salto” della falcata può caricare il peso e sollecitare troppo le grandi articolazioni e la colonna vertebrale. Se fai nuoto scegli uno stile che ti consenta sempre la lunga durata e la media intensità.
L’attività anaerobica può essere fatta a corpo libero sollevando il proprio corpo con esercizi che impegnino le varie fasce muscolari, ed anche con le macchine e i pesi. In quest’attività è sconsigliato il “fai da te” perché può produrre danni ai muscoli e allo scheletro, è consigliabile fare attività aerobica 1-2 volte a settimana in palestra e sotto il controllo di un personal fitness trainer abilitato.
Non trascurare l’alimentazione
In ogni caso l’alimentazione equilibrata è foriera di grande benessere per tutti ed in particolare per gli over 65, riduce il rischio di contrarre malattie anche gravi dona benessere e aiuta a evitare o rallentare l’invecchiamento precoce. L’attività fisica e lo sport “bruciano” energia e producono quindi radicali liberi. Per combattere queste molecole che in eccesso diventano dannose fino a distruggere le nostre cellule, occorre assumere alimenti ricchi di antiossidanti e nutrienti protettivi. Gli antiossidanti si trovano soprattutto in frutta e verdura e in latte e derivati come il Grana Padano DOP che apporta tanti minerali come il calcio, antiossidanti come lo zinco e la vitamina A, oltre alle vitamine del gruppo B molto utili a chi fa sport.
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