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LA “CELLULITE” – COME COMBATTERLA

Dott. Domenico Giorgi
(Per gentile concessione della rivista: “di tutto e di … blu“, n° 2 – maggio 2002)

La Cellulite è una patologia con molteplici cause (endocrine, metaboliche, circolatorie, posturali … ) che può colpire anche le atlete, non essendo necessariamente correlata all’eccesso di peso corporeo. Nel seguente articolo viene inquadrato il problema e sono riportate le diverse tecniche terapeutiche utilizzate.

La cellulite è il tormento di tantissime donne. Se ne paria tantissimo, con opinioni spesso contrastanti (c’è chi afferma che è solo un problema di grasso in eccesso e chi invece la considera una vera e propria patologia), esiste un notevole business che ruota intorno a cure miracolose, a tecniche particolari e a intrugli magici. E’ nostra intenzione cercare di fare un po’ di chiarezza. Innanzi tutto non sembra molto convincente la teoria che la cellulite sia dovuta solo al grasso in eccesso, poiché esistono molte donne magre con tale problema, anche se non si può negare che la donna, anche se magra, tende per questioni ormonali ad accumulare subito le eventuali calorie in esuberanza come depositi di grasso nei glutei e nelle cosce.

Quali possono essere i rimedi?

Prima di tutto cercare di migliorare la salute della pelle, se non altro perché in una pelle più elastica la cellulite e sicuramente meno evidente, quindi: eliminare o perlomeno limitare fumo ed alcool, contenere l’assunzione dei lipidi, (sopratutto quelli saturi di origine animale), bere molta acqua povera di sodio, ingerire molta verdura e frutta fresca (preferendo le più ricche di acqua e di antiossidanti, ovvero di vitamine C ed E , di zinco e selenio) massaggiarsi per migliorare la circolazione e il drenaggio linfatico, limitare 10 stress.
La strategia anticellulite deve basarsi su quattro fronti fondamentali: dieta, esercizi, massaggi ed integrazione naturale.
La dieta da sola non è sufficiente, un regime dietetico di drastica riduzione calorica provoca un afflosciamento generale e una riduzione della massa magra; è consigliabile consumare sei pasti al giorno con proteine di qualità, verdure amare (come: tarassaco, cicoria, carciofo) con effetti disintossicanti, drenanti e di riequilibrio dei metabolismo dei grassi, ortaggi e frutta fresca (privilegiando per esempio: lattuga, zucchine, cetrioli, cocomeri, pompelmi, ciliegie, fragole, che sono ricchi di acqua e antiossidanti), bere molta acqua controllando il contenuto in sodio.
L’esercizio fisico è di grande aiuto: si migliora il tono muscolare, si potenzia la circolazione e si incrementa la massa magra. Il massaggio, programmato contro la cellulite ha un ruolo importante, perché può migliorare la microcircolazione capillare e il drenaggio linfatico.
Un ristagno, o una linfa particolarmente lenta, causa difficoltà nella produzione di collagene ed elastina, componenti fondamentali dei tessuto connettivo, e formazione di edemi.
Una microcircolazione scarsa equivale ad uno scarso afflusso di sangue, che comporta problemi di scarso nutrimento, di ossigeno insufficiente e di difficoltà nell’eliminare le tossine, con ristagno di sostanze sgradite.
In medicina il suffisso “ite” sta ad indicare un processo infiammatorio, per cui il termine “cellulite” che comunemente usiamo è improprio, in quanto siamo in presenza di un processo degenerativo dei diversi strati della pelle e delle strutture anatomiche ivi contenute. Il termine medico, attualmente ritenuto più idoneo a definire questa patologia è: “Panniculopatia Edemato-Fibrosclerotica” (P.E.F.), che ben evidenzia il risentimento delle cellule adipose, determinato dall’edema e dalla sclerosi delle fibre reticolari.
La cellulite ha inizio come conseguenza dell’alterazione della permeabilità capillaro-venulare con rallentamento dei flusso sanguigno a livello della microcircolazione distrettuale. Da questo momento in poi il processo, se non curato, evolve gradualmente e inesorabilmente attraverso diverse fasi denominate anche “stadi”.
L’errore che si fa molto spesso e quello di confondere la cosiddetta “cellulite” appena descritta con le adiposità localizzate, i cuscinetti adiposi in eccesso che disturbano l’armonia dei contorni dei corpo.

Stadi della Cellulite

Esistono diversi tipi di cellulite:
1- La cellulite compatta (dura): colpisce di preferenza soggetti in buona condizione fisica e con una muscolatura tonica. In genere colpisce persone obese o anche di peso leggermente superiore alla normalità, ma può comparire anche nei magri. E’ stabile, infatti non subisce alcuna variazione sia nella posizione eretta che in quella distesa. Alla palpazione è dolorosa. L’epidermide appare fine e delicata, la cute è generalmente ruvida e secca e spesso si formano le smagliature. Il tessuto, preso tra le dita, sembra quasi incollato ai piani sottostanti. La cellulite compatta, o dura, può con il tempo trasformarsi in molle.
2- La cellulite flaccida (molle): si manifesta specialmente in persone di mezza età, che hanno un tessuto ipotonico, oppure in quei soggetti che variano spesso di peso in modo poco equilibrato. Il passaggio dalla posizione distesa a quella eretta evidenzia la sua fluttuazione. I tessuti cellulitici sono molto imbibiti ed e proprio questo a causare quella fluttuazione della zona, specialmente durante la deambulazione.
3- La cellulite edematosa: si manifesta in associazione a quella compatta, di preferenza sulle gambe, e rappresenta la conseguenza di patologie circolatorie caratterizzate da un importante ristagno di liquidi nei tessuti.
E’ dolorosa alla palpazione e, talvolta, anche durante la deambulazione. Un segno caratteristico, che la differenzia da condizioni edematose cliniche di origine cardiaca o renale, e l’assenza della “fovea”, segno che si manifesta con la pressione digitale.

CAUSE DELLA CELLULITE

All’origine della cellulite c’è un insieme di concause: genetiche, costituzionali, ormonali e vascolari, aggravate spesso da vita sedentaria, da stress, da malattie epatiche, da diete incongrue,da disturbi intestinali (stipsi) o da quelle patologie caratterizzate da una ritenzione idrica marcata.

  • Ereditarietà

Esiste una predisposizione familiare legata a fattori genetici, ad una maggiore sensibilità ormonale e ad una certa fragilità capillare, all’origine della cellulite. Condizioni etniche, razziali e comportamenti alimentari familiari ne influenzano l’insorgenza.

  • Fattori Ormonali

Fondamentale è l’azione svolta dagli ormoni ovarici, ipofisari e tiroidei.

  • Alterazioni a carico del circolo

All’interno delle vene passa il sangue carico di scorie che deve essere portato al cuore. Da qui riparte nelle vene polmonari e, arrivato negli alveoli, si riossigena e poi ritorna al cuore come sangue ossigenato. A livello degli arti inferiori alcuni fattori facilitano questo rapporto:la compressione muscolare,l’elasticità dei vasi stessi e la presenza di valvole lungo il decorso dei vasi, che impediscono il reflusso di sangue.

  • Stress

La vita frenetica e tutte le cattive abitudini che l’accompagnano, come l’abuso di fumo o caffè, l’affaticamento fisico e psichico esagerati, lo scarso riposo notturno, sono tutte condizioni che, associandosi ad altri fattori, contribuiscono a determinare l’insorgenza della cellulite.

  • Calzature e vestiario

L’uso di scarpe inadatte o tacchi troppo alti, costringono il piede ad una posizione innaturale, determinando un sovraccarico sull’avampiede; calzature che hanno la punta troppo stretta e rigida possono arrivare a deformare il piede. Ecco che con il tempo si formano cuscinetti cellulitici a livello delle caviglie e cellulite diffusa ai polpacci.
Vestiti che comportano dei problemi sono quelli troppo stretti, che comprimono eccessivamente. Indumenti intimi attillati ostacolano sia la circolazione linfatica che sanguigna. Tutti i capi di vestiario che hanno un bordo rigido e stretto alla radice della gamba sono all’origine dell’insorgenza di una cellulite molle inguinale e degli inestetici cuscinetti alle cosce.

COME COMBATTERLA

Massaggio
Un intervento classico è il massaggio, che si dimostra valido sia per il suo effetto di stimolazione sulla circolazione sanguigna distrettuale, sia per il miglioramento dei trofismo cutaneo e dell’ossigenazione cellulare. Deve essere eseguito da persona esperta, onde evitare di causare danni, specialmente se il massaggio viene praticato troppo energicamente e su persone che presentano segni di fragilità capillare. Il massaggio classico può essere alternato al Linfodrenaggio. Questo massaggio può essere praticato sia manualmente che meccanicamente. Il linfodrenaggio e molto efficace, e si ottiene immediatamente una riduzione della circonferenza nella zona trattata e la pelle assume un colorito roseo dovuto alla migliore ossigenazione.

Elettrolipolisi
Questa recente terapia è particolarmente efficace nei casi di adiposità localizzata e di cellulite (P.E.F.). Vengono usate correnti a basso voltaggio che, condotte ai tessuti grazie ad aghi elettrodo, agiscono sull’unità microvascolare della zona interessata. L’elettrolipolisi migliora in modo significativo il trofismo delle zone affette da cellulite e determina una riduzione delle circonferenze e delle pliche sottocutanee.
Durante la gravidanza o in presenza di varici, non e possibile effettuare questa pratica. In genere il ciclo d’attacco comprende una decina di sedute a frequenza settimanale della durata di circa un’ora e il trattamento è quasi indolore. Soddisfacente è il rimodellamento dei corpo che si ottiene alla fine della cura.

Mesoterapia
La mesoterapia si basa sulla iniezione di un cocktail di farmaci, a bassissimo dosaggio, mediante aghi sottili applicati a multiniettori. Questi strumenti possono avere da 3 a 18 aghi posizionati in modo lineare o circolare, lunghi più o meno 4 mm. Soltanto il medico decide quale usare per poter evitare traumi o la formazione di ematomi, specialmente quando la superficie da trattare non è piana. E’ importante la scelta dei farmaci da utilizzare, perché variano a secondo dei tipi di cellulite. Deve perciò essere effettuata una diagnosi accurata e bisogna che si accerti che la paziente non soffra di allergie più o meno gravi.
La mesoterapia è indolore e non occorre praticare anestesia. Il ciclo di cura comprende da 8 a 15 sedute con frequenza settimanale, seguito da una di mantenimento mensile. Associando questa tecnica al linfodrenaggio e all’Ozonoterapia si ottengono dei buoni risultati.

Laser-terapia
Il laser agisce sull’unita microvascolo-tissutale, migliora l’ossigenazione e lo scambio intra ed extracellulare. Questo metodo è particolarmente indicato nei casi di cellulite molle ed edematosa e come preparazione dei tessuti verso altri eventuali interventi. Non ha controindicazioni e nessun effetto collaterale, inoltre non è doloroso.

Ionoforesi
Il metodo utilizza corrente elettrica debole e a basso voltaggio per convogliare dei farmaci specifici nel tessuto. Si usano diversi tipi di farmaci: l’aminofillina, che agisce sul metabolismo dei grassi, la carnitina, l’escina, per il suo effetto antinfiammatorio, antiedematoso e vasoprotettivo e altri. Soltanto il medico può eseguire la terapia e scegliere le sostanze più adatte al caso per evitare effetti collaterali spiacevoli. Uno svantaggio della ionoforesi e quello di non poter definire con certezza quanto farmaco va realmente ad agire sulla zona da trattare. Questa è la ragione per cui oggi non viene utilizzata molto e si preferisce eseguire la mesoterapia. Generalmente la ionoforesi viene usata per migliorare i risultati ottenuti con altre metodiche.

Utrasuonoterapia
Gli ultrasuoni sono delle vibrazioni con una lunghezza d’onda che l’orecchio umano non è capace di rilevare. Le vibrazioni attraversano i tessuti e determinano fenomeni:
– chimici, perché le vibrazioni aumentano la permeabilità della membrana cellulare con conseguente stimolo dei processi metabolici-meccanici, per l’indebolimento che l’ultrasuono subisce nell’impatto con i tessuti;
– termici, perché quando la vibrazione attraversa il tessuto la sua energia si trasforma in parte in calore.
Questa terapia viene utilizzata ampiamente nei casi di lipodistrofie localizzate, perché è capace di rompere il tessuto fibrotico presente, che ostacola la circolazione sia ematica che linfatica. Gli ultrasuoni, sconsigliabili in presenza di varici, di capillari evidenti o di cardiopatie, favoriscono l’assorbimento di farmaci a livello cutaneo, richiamano il sangue nella zona trattata, stimolano la circolazione linfatica e bruciano i trigliceridi accumulati nelle cellule. In genere sono sufficienti 4-8 sedute, talvolta, nei casi più persistenti, ne occorrono anche 10 o 20.

Pressoterapia
La pressoterapia è particolarmente indicata quando, oltre alla cellulite, è presente un quadro patologico più importante caratterizzato da edema delle gambe, parestesie, dolori, cute violacea e insufficienza venosa e linfatica. La seduta dura circa 45 minuti ed è molto rilassante per la paziente, che infila ogni gamba dentro un manicotto collegato ad un apparecchio elettrico, che introduce aria ad una pressione variabile fino ad ottenere una pressione graduata sui vasi sanguigni e una diminuzione dei senso di pesantezza degli arti. Il risultato si ottiene solo nei casi di cellulite iniziale e dopo 2 o 3 cicli di cura ed è opportuno associare questa pratica con altre come il linfodrenaggio manuale o la ionoforesi. Controindicata nei soggetti affetti da insufficienza cardiaca, da tromboflebite o problemi respiratori e renali.

Ozonoterapia
L’ozono ha diversi meccanismi d’azione: reagisce con gli acidi grassi insaturi determinando la scissione della catena dei lipidi, che diventano idrofili e più facilmente eliminabili. Determina una migliore ossigenazione in quei tessuti in cui questa e carente, come quelli colpiti da cellulite. Sono necessarie da 10 a 20 sedute o settimanali o quindicinali, inoltre il medico può ritenere opportuno eseguire sedute di mantenimento nell’arco dell’anno per ottenere un miglioramento generale della circolazione venosa e linfatica. Sovente si associa anche la laser-terapia, che, migliorando l’edema locale, favorisce l’azione vasoattiva dell’ozonoterapia.

Lipoaspirazione e Liposcultura
La lipoaspirazione e un intervento di chirurgia estetica che, con piccole incisioni sulla parte da trattare e aspirando l’adipe in eccesso attraverso particolari cannule collegate ad apparecchi aspiranti, ottiene il risultato di modellare le zone in cui sono presenti adiposità o cellulite localizzata.
Questo intervento determina la formazione di ematomi risolvibili in 2 settimane.
La liposcultura e un intervento eseguito in anestesia locale in cui si praticano incisioni piccole, quasi invisibili e dove si chiede la collaborazione della donna, che assume posizioni diverse a seconda della richiesta dei chirurgo, proprio per permettere un migliore rimodellamento del corpo.
Entrambi gli interventi richiedono che la paziente si fasci con apposite fasciature elastiche per una settimana e porti, in seguito, calze o guaine elastiche. Il risultato finale si evidenzia dopo circa 3 o 4 mesi, quando si è risolto completamente l’edema. Per facilitare la scomparsa dei gonfiore locale, vengono eseguiti cicli di linfodrenaggio o di laserterapia.
Esistono alcune controindicazioni a questi interventi: una cute poco elastica, non più tonica e incapace di modellarsi ai tessuti svuotati dal grasso non è operabile così come non è possibile intervenire nei casi di insufficienza venosa, caratterizzata da varici marcate. Da tenere presente che, come per qualunque intervento chirurgico, anche in questi casi esistono rischi e complicazioni specialmente dovute all’anestesia generale. Di importanza fondamentale sono la capacità e la serietà dei chirurgo.

PRODOTTI COSMETICI

Questi prodotti non rappresentano certo la soluzione dei problema, ma sono in grado di migliorare i tessuti e di preparare le zone colpite a interventi medici d’attacco. I risultati migliori si ottengono quando si associano i prodotti cosmetici con altri interventi medici come la ionoforesi o l’elettrolipolisi.

CELLULITE E ATTIVITÀ FISICA

Praticare attività fisica è molto importante per rendere i muscoli tonici e per ottenere quell’effetto di stiramento della pelle e, quindi, per attenuare i tipici inestetismi superficiali determinati dalla cellulite.
Occorre fare sport in modo graduale e misurato, cercando di far lavorare soprattutto i muscoli della zona interessata da cellulite.
Il consiglio di un istruttore può essere utile, specialmente per indicare quali esercizi a corpo libero sono più efficaci oppure quali attrezzi usare.

Ginnastica passiva
Alcune persone non sono abituate a praticare sport e conducono da sempre una vita sedentaria. In questi casi può essere utile praticare la ginnastica passiva, che consiste nell’applicazione su quelle parti dei corpo da trattare di elettrodi collegati a uno stimolatore elettrico. Questa stimolazione fa contrarre involontariamente il muscolo prescelto facilitando così la “spremitura” dei vasi sanguigni e linfatici e rendendo la parte più tonica.

BENEFICI DELL’ATTIVITÀ FISICA

La medicina riconosce senza ombra di dubbio che l’attività fisica svolge un ruolo importante nel garantire una buona salute.
Questo dipende sostanzialmente dal fatto che una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti organici che risultano positivi dal punto di vista della funzionalità degli organi e degli apparati.

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