Trauma cranico – Riabilitazione in acqua
GianPietro Salvi, Annamaria Quarenghi, Paola Quarenghi
Nel programma riabilitativo del paziente affetto da esiti di trauma cranico, il trattamento in acqua ha una grande importanza ed è un’integrazione e un completamento della terapia neuromotoria e neuropsicologica.
Fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti è la stretta collaborazione tra le diverse figure professionali.
L’idrochinesiterapia permette di ottenere il miglioramento della rigidità articolare, la riduzione della spasticità e della sintomatologia algica, il miglioramento del reclutamento motorio, del controllo del tronco da seduto, della stazione eretta e della deambulazione.
In funzione dello stadio di evoluzione del coma post-traumatico (stato vegetativo, minima responsività, esiti di trauma cranico), il trattamento in acqua viene impostato in modo differente: nel volume vengono proposte indicazioni e presentati 100 esercizi in funzione dei differenti stadi, arricchiti da un considerevole numero di immagini a colori.
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