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INFLUENZA 2002

L’autunno è alle porte ed è proprio questo il periodo consigliato per le vaccinazioni antinfluenzali. Bisognerà quindi cominciare ad andare in farmacia per premunirci. Quest’anno c’è una novità: un vaccino arricchito per proteggerci anche dai virus più temibili. Prodotto con l’aggiunta di un “adiuvante” chiamato MF59, potenzia la risposta immunitaria rispetto ai vaccini tradizionali.
La vaccinazione rimane il mezzo migliore, in termini di costo-efficacia e costo-beneficio, per prevenire l’influenza. Anche senza considerare le ricadute di questa malattia in termini di morbilità e spesa sanitaria, all’influenza sono associate serie complicazioni qualora si verifichino superinfezioni batteriche. Essa inoltre è responsabile di un eccesso di mortalità nelle categorie di soggetti maggiormente a rischio in ragione dell’età avanzata o della preesistenza di condizioni morbose predisponenti.

ATTENZIONE AI SINTOMI
L’influenza costituisce un serio problema epidemiologico per la sua ubiquità, contagiosità, la variabilità antigenica dei virus influenzali, l’esistenza di serbatoi animali e le possibili gravi complicanze. Poiché i suoi sintomi sono simili a quelli di altre malattie, il termine “influenza” viene spesso impropriamente attribuito ad affezioni delle prime vie aeree, di natura sia batterica sia virale: ciò porta à minimizzare l’importanza di questa infezione come causa di morbosità e mortalità. La stima dei casi in quest’ultimo anno porta a un valore complessivo di 2.606.522 rispetto ai 4.496.526 dell’anno precedente. Le previsioni per la stagione 2001/2002, sono di un altro anno tranquillo in termini di numeri complessivi. Infatti gli stipiti circolanti non differiscono molto da quelli degli ultimi anni e pertanto molte persone potranno sfuggire all’infezione. Ciononostante non si deve sottovalutare il problema e tener conto che i casi di influenza che si osserveranno avranno comunque le stesse caratteristiche di sempre. Non si tratterà quindi di forme più lievi, ma solo di una stagione non particolarmente pesante dal punto di vista numerico.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata (e fornita gratuitamente dal SSN) per le seguenti categorie di persone:

  • persone al di sopra dei 64 anni
  • soggetti in età infantile ed adulta affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, circolatorio, uropoietico. Malattie degli organi emopoietici, diabete ed altre malattie dismetaboliche, sindromi da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, altre malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi e infine, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo
  • personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio
  • bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.

Al contrario il vaccino non dovrebbe essere somministrato a persone con ipersensibilità alle proteine dell’uovo o ad altri componenti del vaccino stesso, a meno di un’attenta valutazione dei benefici in confronto ai possibili rischi.
In ogni caso le persone vaccinate dovrebbero essere ragguagliate sul fatto che, particolarmente nella stagione fredda, infezioni respiratorie e sindromi di tipo influenzale possono essere provocate da molteplici agenti batterici e virali, nei cui confronti il vaccino antinfluenzale non può avere alcuna efficacia protettiva. E’ bene infine ricordare che la vaccinazione antinfluenzale non è controindicata né durante la gravidanza, né nel periodo dell’allattamento.
Oltre ai vaccini influenzali, è possibile potenziare le difese dell’organismo con l’alimentazione; in particolare privilegiando cibi che contengono sostanze antiossidanti, infatti, i processi ossidativi delle cellule mettono a rischio il nostro sistema immunitario.

PER CHI PREDILIGE I METODI NATURALI
In farmacia sono disponibili anche i vaccini omeopatici. L’Oscillococcinum in particolare, risulta il più efficace: prodotto con fegato d’anatra, agisce come antivirale poiché i volatili, migrando da emisfero a emisfero, giungono alle nostre latitudini trasportando il virus prima che arrivi l’epidemia. Come tutti i rimedi omeopatici, affinché sia utile, deve però essere preso regolarmente. La terapia prevede la somministrazione di un tubetto (contenente granuli) per tre volte i primi due giorni (mattina – sera – mattina) e successivamente un tubetto la settimana, lo stesso giorno alla stessa ora (Per esempio, ogni lunedì prima della colazione). La cura va iniziata a ottobre e proseguita almeno fino a marzo.

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