LA MERENDA SANA PER IL BABY SPORTIVO (OK SALUTE E BENESSERE n° 5 – Maggio 2021)

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Dolce o salata? Torta della nonna o merendina confezionata? Come coniugare un corretto spuntino pomeridiano all’attività fisica praticata da bambini e ragazzini tra i 5 e i 13 anni

A cura di Matteo Ronchetto
tratto da OK SALUTE E BENESSERE (n° 5 – Maggio 2021)

Cattiva alimentazione più sedentarietà uguale eccesso di peso. La somma delle brutte abitudini non lascia scampo. A nessuno. In Italia sovrappeso e obesità non risparmiano bambini e adolescenti, tanto che, secondo i dati dell’Italian Obesity Barometer Report 2020, ne soffre quasi un giovane su quattro tra i 6 e i 17 anni (24,2%); percentuale che, poi, va letteralmente a esplodere tra gli adulti, arrivando al 46%. Con tutte le conseguenze del caso sulla salute che si manifestano anche in tenera età: prediabete, sindrome metabolica, fegato ingrossato, ipertensione arteriosa, complicanze gastrointestinali, respiratorie e ortopediche.
Tuttavia lo scorretto comportamento a tavola e l’attività fisica scarsa o assente sono anche, tra le cause dell’obesità, i due fattori modificabili, quelli che più facilmente si possono correggere nel nome della prevenzione. E correggere fin dall’infanzia, per avere, poi, degli adulti più consapevoli e sani. Certo, i dati nel nostro Paese non sono molto incoraggianti.

SEDENTARIETÀ E ALIMENTAZIONE SCORRETTA ANCHE FRA I PIÙ PICCOLI

Dalle ultime rilevazioni, datate 2016, di OKkio alla SALUTE, il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), emerge come l’8% dei bambini salti la prima colazione, il 33% ne consumi una sbilanciata in termini di carboidrati e proteine e il 53% faccia una merenda di metà mattina abbondante e, quindi, non adeguata. Inoltre il 20% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura e il 36% che assumono quotidianamente bevande zuccherate e/o gassate. E anche quanto a movimento non andiamo meglio. L’Iss segnala come oltre sette bimbi su dieci non vadano a scuola a piedi o in bicicletta e, secondo la ricerca Doxa – Junior «Sport e Merenda», basata su 1.265 interviste realizzate nel dicembre 2019 a giovani tra i 5 e i 13 anni, solo sei su dieci praticano regolarmente un’attività fisica.
Un’incidenza che scende drasticamente a uno su due nel Sud e nelle Isole, l’area geografica che registra il tasso più alto di obesità infantile. Ad accomunare i ragazzi che praticano sport a quelli che non lo fanno sono, sempre secondo il rilevamento Doxa, le merende del mattino e del pomeriggio, consumate dalla quasi totalità degli intervistati, tanto da rappresentare momenti importanti della giornata alimentare del bambino. Sono i due spuntini che ormai i nutrizionisti sono concordi debbano fare parte dei cinque pasti quotidiani da consumare, assieme ai tre principali (colazione, pranzo e cena), e che, spiega la specialista in endocrinologia e nutrizione umana Silvia Migliaccio, segretario nazionale della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA), «devono rappresentare circa il 5-10% del contenuto calorico complessivo da introdurre nelle 24 ore, ma che spesso non sono proporzionati alla quantità di attività fisica svolta.
Né vanno confusi con lo snacking: la merenda è un momento in cui s’introducono nutrienti circoscritto nel tempo e non continuativo, perché l’abitudine a “piluccare” tra un pasto e l’altro non è corretta dal punto di vista metabolico, in quanto non rispetta gli intervalli tra il mangiare e il digiuno, che sono, invece, fondamentali».

PAROLE D’ORDINE: VARIETÀ ED EQUILIBRIO

Se sullo spuntino mattutino, che solitamente viene consumato a scuola, è meno facile sbizzarrirsi, quello pomeridiano consente, poiché generalmente casalingo, una maggiore possibilità di variare la scelta degli alimenti. Così la stessa Silvia Migliaccio e la dottoressa in dietistica Silvana Nascimben hanno ideato un calendario settimanale di 84 abbinamenti di merende dolci e salate per bambini e ragazzi sportivi dai 5 ai 13 anni, su misura delle quattro discipline maggiormente praticate – calcio, nuoto, danza e basket – e dell’età, nell’ambito della campagna informativa «Giovani e Sport: quale merenda?» (merendineitaliane.it) di SISA e Unione Italiana Food, l’associazione di categoria che rappresenta le principali aziende produttrici di merendine confezionate.
«L’obiettivo di questa iniziativa», spiega la nutrizionista, «è incoraggiare le nuove generazioni – e attraverso queste anche i loro genitori e nonni – ad adottare uno stile di vita corretto».

I menù, che pubblichiamo a corredo dell’articolo, si propongono di guidare la scelta delle merende da consumare prima o dopo aver intrapreso un’attività sportiva non agonistica, ma sono ovviamente flessibili, così da essere adattati alle necessità e ai gusti del giovane sportivo.
«L’importante è che l’alimentazione», sottolinea Silvia Migliaccio, «gli garantisca l’apporto di carboidrati, proteine, lipidi, vitamine, sali minerali e acqua in quantità adeguate al fine di ottimizzare la prestazione ma anche per garantire un equilibrio tra macro e micro nutrienti per perseguire al meglio le varie fasi della crescita». La varietà è un aspetto fondamentale: «Salata o dolce che sia, l’importante è fare merenda all’insegna dell’equilibrio, con la possibilità di contemplare in quest’alternanza, una o due volte alla settimana, anche le merendine confezionate».
A sdoganare ormai definitivamente queste ultime sono, interviene Mario Piccialuti, direttore generale di Unione Italiana Food, «la porzionatura, di appena 35 grammi in media, e il miglioramento nutrizionale: grazie all’impegno dell’industria dolciaria negli ultimi dieci anni nelle merendine è stato ridotto il contenuto di grassi (-21%), zuccheri (-30%) e calorie (-21%)».

E SE C’È IL LOCKDOWN?

Resta il quesito finale che non ci si può non porre nell’epoca del Covid-19: come comportarsi se i centri sportivi, le palestre e le piscine sono chiusi per evitare il diffondersi del virus? «La tipologia di merenda non cambia», risponde il segretario nazionale Sisa, «ma, se c’è un incremento della sedentarietà, occorre ridurne la porzionatura, cioè la quantità, altrimenti assumere le stesse calorie necessarie a sopperire al maggiore dispendio energetico dovuto al movimento provocherà un aumento di peso.
L’ideale resta, comunque, scegliere un’attività alternativa a quella praticata in tempi normali. Oggi la tecnologia ci viene in aiuto con i fitness game, videogiochi per allenarsi tra le mura domestiche, e i tele-allenamenti sulle varie piattaforme online con i propri istruttori.
Ma si possono anche riscoprire i giochi antichi, come la campana o il salto della corda, nei giardini di casa e condominiali, oppure i genitori possono coinvolgere i figli nelle pulizie casalinghe e accompagnarli a fare sane pedalate in bicicletta»

SI RINGRAZIA OK SALUTE & BENESSERE PER AVER AUTORIZZATO LA RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO

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