L’ALLENAMENTO SPECIFICO PER LE MANIGLIE DELL’AMORE

Una serie di esercizi facili, ma da eseguire con costanza, per contrastare l’accumulo di grasso nel girovita
Testo di Cinzia Galleri
Foto di Carola Lafuenti
Chi le ha, e cerca disperatamente di debellarle, di amorevole ci vede ben poco. Perché le maniglie dell’amore altro non sono che degli accumuli di tessuto adiposo a livello dei fianchi o dell’addome. A differenza di temutissimi inestetismi come la cellulite o le culotte de cheval, colpiscono anche l’universo maschile, ma in modalità e secondo ragioni differenti rispetto alle donne.
«Il nome è unico ma riflette due condizioni diverse», spiega Stefano Carlini, chinesiologo e docente di tecniche del fitness alla facoltà di scienze motorie dell’Università di Urbino. «Nelle femmine si tratta di cuscinetti sui fianchi, mentre per gli uomini si parla di un vero e proprio grasso viscerale, somigliante più a una ciambella che a delle maniglie: la classica pancetta, insomma».
PREDISPOSIZIONE GENETICA
La ragione di questa diversità è da ricercare nelle cause. Per lo specialista l’eredità genetica e antropologica ha un peso importante nella formazione del corpo di ogni individuo.
«Il fisico femminile si divide essenzialmente in due tipologie che sono androide e ginoide, ovvero le classiche forme “a mela” (busto largo e gambe sottili) e “a pera” (fianchi larghi e spalle strette)», prosegue Carlini. «Ovviamente queste classificazioni sono delle estremizzazioni, in mezzo alle quali esistono infinite sfumature. Una donna con un corpo a pera è più predisposta ad accumulare grasso lungo i fianchi, se non
altro perché, per natura, questo tessuto adiposo dovrebbe esserle d’aiuto in caso di gravidanza, in quanto protegge il feto che porta in grembo».
Il mondo maschile non risente di questa classificazione antropologica. «Fondamentalmente la pancetta degli uomini è il risultato dello stile di vita e dell’alimentazione», aggiunge il fisiatra. «Un lavoratore che sta tutto il giorno seduto davanti al computer e l’unico movimento che fa è quello di andare all’aperitivo prima di cena è molto probabile che sviluppi quella ciambella di grasso».
STILI DI VITA DA CORREGGERE
Predisposizione a parte, occorre fare attenzione agli stili di vita, perché con la biologia non si scherza.
«Sia le donne sia gli uomini possiedono milioni di cellule, chiamate lipociti», chiarisce lo specialista. «Semplificando, potremmo definirli i palloncini che formano il tessuto adiposo. In uno stato di benessere fisico i lipociti sono “sgonfi”, mentre in casi di sovrappeso o eccesso di massa grassa si gonfiano, andando a formare gli inestetismi».
Per tenere questi palloncini sgonfi, quindi, non ci sono scorciatoie o pozioni miracolose e l’unica ricetta per evitare di andare incontro alle maniglie dell’amore e ai rotolini di ciccia è quella che prende in considerazione due ingredienti: la corretta alimentazione e l’allenamento adeguato.
RIDURRE I CARBOIDRATI
Affermare che una alimentazione sana e bilanciata sia necessaria per mantenere una buona forma fisica pare un’ovvietà, eppure, annota Carlini, «ancora molte persone non hanno capito che tutto quello che si ingerisce ha un riscontro sull’aspetto fisico, specie se assunto come abitudine. Ecco perché è importante sostituire nella quotidianità alcuni alimenti con altri. Sono soprattutto i carboidrati a trasformarsi in rotolini di ciccia: non bisogna certo abolirli dalla propria tavola, ma vanno ridotti se superano il 55-60% del totale delle calorie assunte nella giornata e fra i cereali andrebbero privilegiati quelli integrali, in modo da tenere bassi i livelli di glicemia. Bisogna invece rinunciare agli alcolici, che forniscono calorie inutili. Nessun limite a frutta e verdura di stagione, fresca e non cucinata con condimenti pesanti. Infine, meglio tenersi alla larga dai cibi confezionati, anche se presentano diciture come “light” o “senza zuccheri” (che probabilmente contengono più grassi) o “-30% di grassi” (che magari sono pieni di zuccheri)».
Senza farne un’ossessione, naturalmente: la regola ammette l’eccezione e non è certo la fetta di torta fatta in casa, mangiata la domenica, a provocare le maniglie dell’amore.
ATTIVITÀ AEROBICA E NON
La dieta da sola, però, non basta. Va associata a un’attività fisica proporzionata e costante. «Se hai messo le scarpette da corsa sei già a metà dell’opera», riassume il fisiatra. Perché, soprattutto per chi non è incline al movimento o è fermo da tanto tempo, iniziare ad allenarsi con costanza costa fatica, sia mentale sia fisica. «Per questo motivo sono sufficienti, all’inizio, 15 minuti di corsa o cyclette o nuoto, che poi diventeranno 20, 25 e così via, fino ad arrivare a 40 minuti», consiglia Carlini. «L’errore più grande che si possa commettere è quello di partire con uno sforzo troppo intenso e poi abbandonare perché stremati».
A questa attività aerobica va abbinato un programma di esercizi specifici, come l’esempio di allenamento proposto in queste pagine da Valentina Delmonte, docente alla facoltà di scienze motorie dell’Università di Pavia e trainer della palestra Sensus Club di Milano.
«Ognuno può decidere in maniera autonoma il livello di intensità da dare alla propria attività», dice l’esperta. «Gli esercizi proposti sono facili e sicuri, in modo tale che chiunque possa eseguirli». Anche in questo caso, il consiglio della trainer è di non partire in quarta, soprattutto se si è in sovrappeso, ma di arrivare progressivamente ad allenarsi tutti i giorni.
Con un’ultima avvertenza: prima di fare gli esercizi consulta il tuo medico se soffri di una qualsiasi forma di mal di schiena o di deviazioni della colonna vertebrale (come lordosi o cifosi) e se hai ernie ombelicali o inguinali.
L’allenamento specifico per LE MANIGLIE DELL’AMORE
Una serie di esercizi facili, ma da eseguire con costanza, per contrastare l’accumulo di grasso nel girovita
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