PERCORSI GINNICI NEI PARCHI – Tanti vantaggi formativi e fisiologici nelle buone progettazioni

Un percorso ginnico nel parco rispetta un’esigenza istituzionale: consente un’educazione motoria per contribuire al diritto alla salute di ognuno, anche a soggetti con minori opportunità.
L’ente pubblico o privato, con l’inserimento del percorso ginnico, stimola un’abitudine sportiva all’aperto un modo per qualificare il tempo libero nel verde, vivendo un equilibrio con se stessi e con gli altri.
Per i soggetti normodotati che fanno i primi passi nelle attività motorie all’aperto soprattutto quando si parla di giovanissimi, è indispensabile che ogni proposta sia di tipo non specialistico e non agonistico. Le attività del percorso ginnico devono proporre un ricco bagaglio di schemi motori polivalenti, preparando, attraverso le esercitazioni, le premesse per un futuro inserimento in uno sport specifico, che sia proficuo e gratificante.
Aree marginali urbane o a latere di impianti sportivi, possono essere valorizzate con poco, con attrezzature senza impatto ambientale, offrendo una moltitudine di opportunità.
I vantaggi dell’attività motoria all’aperto sono tantissimi. Il tasso di umidità, la ventilazione condizionano positivamente la sudorazione e la dispersione del calore prodotto dall’attività fisica.
L’aria ricca di ossigeno, facilita l’apparato respiratorio e cardiocircolatorio nel reperimento di ossigeno e nella liberazione di anidride carbonica prodotta dai metabolismi cellulari, accelerati dall’attività fisica.
Vi sono anche dei benefici nella dimensione psicologica indotti dal clima di serenità che ogni praticante trova nell’attività all’aperto. I colori della natura, il silenzio, i suoni, i ritmi personalizzati, i profumi dei fiori e dell’erba e quant’altro accade in questi ambienti, rendono le sedute di lavoro momenti di estremo rilassamento ed, allo stesso tempo, rinvigorimento psicofisico.
Un percorso ginnico in un parco si rende disponibile negli orari più disparati e fa si che il genitore con il figlio possano seguire un “training” allenante a misura delle proprie possibilità ed abitudini, in maniera da offrire opportunità anche all’equilibrio della famiglia.
E’ indispensabile, però, che nei percorsi ginnici ci sia coerenza tra obiettivi, strumenti e metodologie. Per questo non si può fare a meno dell’integrazione di competenze professionali, a partire dall’esperto di attività motorie, di comunicazione (nell’uso di cartelli in assenza di istruttore) e di altre figure per obiettivi che richiedono specifici profili professionali. (ergoterapeuta per portatori di handicap ed utilizzatori di carrozzella, geriatra per la terza età, fisiatra per le riabilitazioni post-traumatiche, ecc…) Tutti devono collaborare nella progettazione motoria con complicità, facendo riferimento alla fondatezza scientifica, ai bisogni salutisti e di sicurezza, alla relazione tra le attività proposte ed i bisogni dei destinatari a cui si riferiscono.
Le comunicazioni dei cartelli dovrà essere esplicito a tutti i livelli sociali e culturali, con qualità espressive appropriate.
Conviene partire con un cartello grande di avvio e presentazione delle attività in cui sono contemplate chiaramente tutte le premesse sanitari e giuridiche e tecniche di base della pratica del percorso. Poi ogni postazione deve avere il suo cartello, con tre livelli di intensità e con serie e ripetizioni, in maniera che gradualità ed articolazione delle esercitazioni, riescono a stimolare tutte le età, dai 4 fino a 65-70 anni.
Altrettanto conveniente concludere il percorso ginnico con una postazione di stretching-decongestionante che riduca rigidità muscolo-scheletriche e predisponga il recupero.
Per concludere attrezzare un parco con un percorso ginnico è un valido stimolo, soprattutto ai minori e soggetti con limitazioni di tipo economico e fisico. Un contributo al benessere di ogni frequentante, in cui la natura, coi suoi ambienti puri e completi di ogni opportunità, funge anche da collante per l’integrazione sociale, senza esclusioni, dall’alba al tramonto.
Vito Ria
Laurea Istituto Superiore di Educazione Fisica di Urbino – 10 Marzo 1989
Abilitazione all’insegnamento dell’Educazione Fisica e Sportiva – Ministero della Pubblica istruzione
Professionista certificato per l’esercizio dell’attività di chinesiologo (indirizzo preventivo, rieducativo, ricreativo e sportivo) – Unione nazionale Chinesiologi
Laurea in Scienze della formazione (indirizzo “esperto dei processi formativi”) – 28 Marzo 2003
Specializzazione polivalente DPR 970/75 per l’insegnamento ad alunni in difficoltà di apprendimento nell’ambito delle minorazioni psicofisiche e sensoriali
Ecogym PPM – E-Mail vitoria@ecogym.it
Contributi e qualità di altri enti:
• Salubrità allenante certificata/accreditata dalla Ass. Medico Sportiva della Provincia di Lecce affiliata alla Federazione Medico Sportiva Nazionale ed al C.O.N.I.
• Qualità espressiva dei cartelli certificata/accreditata dalla Cattedra di Linguistica Gen., Università degli studi di Lecce
• Valenza allenante e tecnico sportiva certificata/accreditata dalla Cattedra di Ginnastica attrezzistica e sport individuali, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di Urbino
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